Dopo quella di Angelo Binaghi, è arrivata anche per Luigi Carraro la conferma del suo incarico. Durante la 34esima Assemblea Generale della FIP riunitasi a Doha nei giorni scorsi, il 45enne numero uno della International Padel Federation è stato infatti rieletto all’unanimità con l’85% dei votanti presenti in assemblea. “La vostra fiducia mi onora e mi emoziona – ha dichiarato a margine della votazione – Sentirla qui, di persona da ognuno di voi, rappresenta una motivazione in più per lavorare e per costruire il futuro del padel, così come abbiamo fatto finora, tutti insieme”.
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Le parole di Luigi Carraro dopo la rielezione
Quella di Doha è stata una scelta di continuità “naturale”, alla luce del lavoro svolto da Carraro e dalla sua squadra e con tutte le componenti del mondo del padel – a cominciare dalle federazioni nazionali – nell’ottica di una crescita globale e straordinaria impressa nei numeri e nei risultati degli ultimi anni, ripercorsi da Carraro durante l’assemblea. Una crescita che adesso si pone, tra gli altri, il traguardo tra i cinque cerchi olimpici e cioè portare il padel alle Olimpiadi.
“Il padel si gioca in 150 paesi con 30 milioni di praticanti – ha aggiunto Carraro – Nel 2018 erano 50 e i praticanti appena 8 milioni concentrati in pochissime nazioni. Prima del 2018 l’85% dei campi era in Spagna e Argentina e a questi Paesi riconosciamo meriti indiscutibili, ma oggi il 65% dei campi si trova in giro per il mondo. E sia chiaro: la nostra voglia di essere ovunque, anche nell’angolo più remoto del pianeta, è un motore sempre acceso e al massimo dei giri”.
“I campi sono triplicati dall’inizio della mia presidenza e ora sono 66mila in tutto il mondo e ogni volta che una persona prende in mano la racchetta per la prima volta per tutti noi è festa. Ogni mattina ci svegliamo con la speranza che la racchetta da padel possa essere tutt’uno con i cinque cerchi olimpici. Lavoriamo per questo con la serietà e la concretezza e il rispetto che tale ambizione merita“.
Fonte e foto: Ufficio stampa FIP