Ogni momento è buono per scendere in campo e giocare a padel. Lo sa bene anche Sara Errani, che oltre ad essere una straordinaria tennista e una delle firme più importanti del mondo del tennis, è anche una grande appassionata (e giocatrice) di padel. L’abbiamo intercettata a pochi giorni dall’inizio del torneo FIP Gold di Dubai, dove scenderà in campo con Caterina Baldi.
Sara, cosa rappresenta per te il padel?
“Il padel è un modo per divertirmi. In tutti questi anni ho sempre giocato, specialmente quando mi trovavo a Valencia. Mi piace tantissimo e appena posso combino sempre il tennis con il padel”.
Quali sono le tue aspettative per il torneo di Dubai che sta per cominciare?
“Non ho aspettative, ma sono curiosa di vedere a che livello sono. Sicuramente è un torneo forte, però prima di tutto gioco per divertirmi. Ho questa settimana libera e invece che tornare a casa ho deciso di rimanere qua dopo il WTA di Dubai e aspettare per poter giocare il torneo”.
Sei sorpresa della crescita del padel in Italia?
“Sì, direi di sì. Ovvio che in Spagna è già da tantissimo tempo che c’è e ci sono veramente campi ovunque. In Italia ha però guadagnato consenso ed è bello vedere che è cresciuto di popolarità. Spero che diventi presto uno sport olimpico”.
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Sara Errani e le differenze tra padel e tennis

Da professionista e da campionessa di tennis, quali sono le differenze che hai notato giocando a padel?
“Beh intanto, prima di tutto, non c’è il servizio da sopra come nel tennis, quindi per me questo è già un grandissimo punto a favore (ride, ndr). A me piace il padel perché c’è tanta tattica e in campo devi pensare. È un po’ diverso dal tennis. Ad esempio a me è sempre piaciuto tanto fare le volée. Nel padel fare lob e volée, giocare anche di tocco, è importante. Ovviamente è fondamentale anche muoversi bene in campo. Per questo mi è sempre piaciuto tantissimo”.
Giocare bene a tennis non vuol dire giocare automaticamente bene anche a Padel…
“No, assolutamente. A volte parlo con tennisti che pensano di essere subito fortissimi anche a padel, ma non è così. Non è per niente facile abituarsi alle sponde, alle pareti, a far passare la palla e a farla rimbalzare…è un gesto che ti deve venire automatico, per il quale ho iniziato solo adesso a prenderci confidenza dopo tantissimi anni. Ci sono riuscita perché comunque ho sempre giocato partite, invece che fare allenamenti. L’istinto mi ha sempre portato a non far passare neanche una palla, perché avevo paura di perdere il punto. Ho fatto fatica ad impararlo, adesso va già meglio. Ovvio che quando ci prendi la mano, viene più facile lasciarla rimbalzare contro il vetro”.
Qual è il suggerimento tecnico più importante che puoi dare a chi scende in campo con la pala?
“Non mi sento ancora in grado di dare suggerimenti, anzi forse qualcuno li deve dare a me (ride, ndr). Nel padel è sicuramente fondamentale fare tanti lob. Quelli che arrivano dal tennis giocano sempre tirando sotto, ma così facendo fai fare la volèe agli altri. Penso che sia invece importante alzare bene la palla con dei pallonetti”.
Qualcuno definisce il padel come il gioco degli scacchi…
“Anche il tennis l’ho sempre considerato un po’ così. Sicuramente il padel ha il suo aspetto tattico e mi piace quando ci sono scambi lunghi. Il tennis negli ultimi anni è diventato molto rapido, pochissime ormai vanno a rete, non c’è neanche più il tempo per farlo. È diventato tutto grandi servizi e grandi pallate da fondo. Invece nel padel c’è l’opportunità comunque di allungare gli scambi e questo a me piace molto”.

La federazione internazionale sta lavorando per far diventare olimpica anche questa disciplina. La strada secondo te è ancora lunga o vedi la luce in fondo al tunnel?
“Il padel sta crescendo in tantissimi paesi e girando il mondo vedo sempre più campi. Penso che il momento sia vicino. Lo spero tanto e lo scopriremo a breve”.
Questo sport può superare a livello di popolarità e visibilità il tennis?
“Il tennis rimane ad un livello molto più alto, però sicuramente il padel si sta muovendo per crescere e per cercare di trovare il modo di far avvicinare ancora di più le persone. Il tennis ha dalla sua la tradizione, però questo non ha portato grandi novità nel corso degli anni. Penso invece che ogni tanto ci voglia qualcosa di un po’ più innovativo”.
Quali sono i prossimi impegni di Sara Errani?
“Adesso giocherò questo torneo di padel a Dubai. Siamo entrati in tabellone, quindi inizieremo giovedì. Poi volo in America per i tornei di Indian Wells e Miami e successivamente passiamo a quelli in Europa. Se riuscirò ad avere qualche altra settimana libera penserò ad altri eventuali tornei di padel”.