Viento punta forte sul Padel e lancia una campagna di crowfunding su Mamacrowd. L’intervista esclusiva al CEO Davide Colla

Nata soltanto un anno fa, Viento si è già ritagliata uno spazio importante nel mondo del Padel. Il brand italiano è in piena crescita e da pochi giorni è anche alla ricerca di appassionati pronti a credere e investire nella società con un progetto di equity crowfunding. A spiegarci questa particolare iniziativa è il CEO e co-fondatore Davide Colla. “Viento sin dall’inizio è nata con l’idea di community e con l’obiettivo di essere un aggregatore di persone intorno al Padel. Dopo aver ascoltato le tante voci degli appassionati, che ci chiedevano come poter entrare in società e far parte di Viento, è nata l’idea del crowdfunding su Mamacrowd“.

Quali sono i motivi che vi hanno spinto ad intraprendere questa strada?

Il primo è quello di raccogliere un po’ di finanza per Viento. Abbiamo tantissime iniziative in cantiere, dallo sviluppo di nuovi prodotti e nuovi mercati, fino al potenziamento di tutta la parte di marketing. Il secondo motivo è arrivato proprio parlando con le persone e constatando la crescita della community. Chi parteciperà al crowdfunding non sarà solo un socio, ma diventerà parte attiva di Viento dando una mano su tutte quelle che sono le esigenze della startup“.

Quali sono le caratteristiche che differenziano Viento dagli altri competitors?

Viento ha una parte caratterizzante che è quella del design. Ogni prodotto è custom, disegnato ad hoc, partendo dalle racchette che hanno una forma proprietaria. La prossima che arriverà in commercio, ad esempio, è stata disegnata da un importante studio di design. Per noi la cura del design è fondamentale. La nostra racchetta deve avere una forma estestica riconoscibile e soprattutto una buona giocabilità. Sulla parte tecnica e di prodotto ci dà una mano Vinicius Trevisan, uno dei primi player in italia. Il tutto senza dimenticare la parte lifestyle. A breve uscirà una nuova collezione d’abbigliamento, che accompagnerà i nostri appassionati anche fuori dal campo“.

Viento e le su rivoluzionarie racchette

Alvaro Cepero e la sua pala Viento

Ci racconti le peculiarità delle vostre racchette?

La prima novità di Viento è stata quella di lanciare una collezione di solo due racchette. Questo per facilitare la scelta dei giocatori. È un buon compromesso, facile da capire, che ha semplificato la vita ai clienti. Entrambe le racchette hanno una tecnologia proprietaria che ci permette anche di essere una startup innovativa. Il dettaglio più importante è l’airflow, disegnato ad hoc per permettere un passaggio d’aria maggiore e prodotto con una tecnologia di stampo che garantisce leggerezza e stabilità. Siamo usciti con i primi due modelli Huracan e Tornado, iconici e di colore bianco, dotati di una gomma custom disegnata apposta per noi. La prima è per un gioco di difesa, la seconda invece per chi gioca in attacco. A queste abbiamo poi aggiunto la Ghibli e la Maestral che hanno una gomma diversa, di media densità, e realizzate con un altro tipo di carbonio. Sono due modelli più “entry level” rispetto alla prime due, anche se stiamo comunque parlando di racchette di altissima qualità. In occasione dell’uscita di questi due nuovi modelli, abbiamo inoltre avviato un importante partnership con Noene: azienda che produce materiale undergrip in grado di ridurre del 90% le vibrazioni“.

Quanto margine di crescita ha il Padel in Italia?

Ci sono due livelli di crescita che vanno in parallelo, uno numerico e l’altro qualitativo. Per il primo siamo già arrivati ad un buon bacino di giocatori, ma ci sono ancora tante persone che si stanno affacciando solo ora al Padel o che stanno ricominciando a giocare. L’altra crescita interessante per Viento è quella della conoscenza di questo sport e della voglia delle persone di migliorarsi. Se prima si giocava una volta alla settimana, ora dopo aver capito che il Padel permette a tutti di migliorare facilmente, divertirti e alzare livello, notiamo una crescita di ore spese in campo. Ci sono tantissime strutture che stanno nascendo e con la difficoltà di trovare un campo a libero in una città come Milano questo è sicuramente un vantaggio per il movimento“.

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